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   Nè per beltà del’amor tuo più degno.
   E tù ’l lasci? morire ah troppo cruda,
   Senza che dir ti possa almeno, io moro?
   Ascoltalo una volta. Am. ò quanto meglio
   Farebbe a darsi pace, e la radice
   Sveller di quel desio, ch’è senza speme.
   Cor.Dagli questo conforto anzi, che moia.
   Am.Sarà piuttosto un raddoppiargli affanno.
   Cor.Lascia di questo tù la cura à lui.
   Am.E di me che sarebbe, se mai questo
   Si risapesse? Cor. ò quanto hai poco core.
   Am.E poco sia, pur ch’à bontà mi vaglia.
   Cor.Amarilli se lecito ti fai
   Di mancarmi tu in questo, anch’io ben posso
   Giustamente mancarti. à dio. Am. Corisca
   Non ti partir, ascolta. Co. Una parola
   Sola non udirei, se non prometti.
   Am.Ti prometto d’udirlo, ma con questo
   Ch’ad altro non mi astringa. Co. Altro non chiede.
   Am.E tù gli faccia credere, che nulla
   Saputo i n’habbia. Co. Mostrerò che tutto
   Habbia portato il caso. Am. e ch’indi possa
   Partirmi à mio piacer, nè mi contrasti.
   Cor.Quando ti piacerà, pur che l’ascolti.
   Am.E brevemente si spedisca. Cor. e questo
   Ancora si farà. Am. nè mi s’accosti
   Quanto è lungo il mio dardo. Co. oime che pena
   M’è hoggi il riformar cotesta tua
   Semplicità. fuor che la lingua ogn’altro