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Tal volta. Ma per dirti la cagione
Del mio venir à te si ratto: ascolta.
Conosci tu (ma chi non la conosce?)
La sorella d’Ormino? è di persona
Anzi grande, che nò. di vista allegra.
Di bionda chioma, e colorita alquanto.
Com’ha nome? Er. Corisca. Mir. I la conosco
Troppo bene, e con lei alcuna volta
Hò favellato ancora. Er. Hor sappi ch’ella
Da un tempo in quà (vedi ventura) è fatta
Non sò già come, ò con che privilegio,
De la bella Amarillide compagna.
Ond’à lei tutto hò l’amor tuo scoperto
Segretamente, e quel che da lei brami
Holle mostrato, ed ella prontamente
M’hà la sua fede in ciò promessa e l’opra:
Mir.Oh mille volte e mille,
Se questo è vero, e più d’ogn’altro amante
Fortunato Mirtillo; ma del modo
T’ha ella detto nulla? Er. A punto nulla,
E ti dirò perche, dice Corisca
Che non può ben deliberar del modo
Prima ch’alcuna cosa ella non sappia
De l’amor tuo più certa, ond’ella possa
Meglio spiare, e più sicuramente
L’Animo de la ninfa, e sappia come
Reggersi, ò con preghiere, ò con inganni,
Quel che tentar, quel che lasciar sia buono.
Per questo solo i’ ti venia cercando