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   E se la voce lor non è bugiarda
   Deh chi l’effetto al voler tuo ritarda?
 Ecco d’amore, e di pietà nemico
   Garzon aspro e crudele,
   Che vien dal cielo, e pur col ciel contende;
   Ecco poi chi combatte un cor pudico
   Amante in van fedele,
   Che ’l tuo voler con le sue fiamme offende,
   E quanto meno attende
   Pietà del pianto, e del servir mercede,
   Tant’ha più foco, e fede;
   Ed è pur quella à lui fatal bellezza,
   Ch’è destinata à chi la fugge, e sprezza.
 Così dunque in se stessa è pur divisa
   Quell’eterna possanza?
   E così l’un destin con l’altro giostra?
   O non ben forse ancor doma e conquisa,
   Folle humana speranza
   Di porre assedio à la superna chiostra,
   Rubbella al ciel si mostra,
   Ed arma quasi nuovi empi giganti,
   Amanti, e non amanti?
   Qui si può tanto? di stellato regno
   Trionferan duo ciechi Amore, e Sdegno?
 Ma tu che stai sovra le stelle e ’l fato,
   E con saver divino
   Indi ne reggi alto Motor del cielo,
   Mira ti prego il nostro dubbio stato
   Accorda col destino