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ATTO QUINTO
SCENA X.
MIRTILLO, AMARILLI,
Choro di Pastori
OSI dunque son’io
Avezzo di penar, che mi convenga
In mezzo de le gioie anco languire?
Assai non ci tardava
Di questa pompa il neghittoso passo.
Se trà piè non mi dava anco quest’altro
Intoppo di Corisca?
Am.Ben sè tu frettoloso. Mir. ò mio tesoro,
Ancor non son sicuro, ancor’i’ tremo;
Nè sarò certo mai di possederti,
Perfin che ne le case
Non sè del padre mio fatta mia donna.
Questi mi paion sogni
A dirti il vero. e mi par d’hora in hora,
Che ’l sonno mi si rompa,
E che tu mi t’involi anima mia.
Vorrei pur ch’altra prova
Mi fesse homai sentire,
Che ’l mio dolce vegghiar non è dormire.