Cor.Di Dorinda e di Silvio.
Erg.Che Dorinda? che Silvio?
Nulla dunque sai tu la gioia mia.
Nasce da più stupenda,
E più alta e più nobile radice.
D’Amarilli ti parlo, e di Mirtillo,
Coppia di quante hoggi ne scaldi Amore
La più contenta, e lieta. Cor. non è morta
Dunque Amarilli? Er. Come morta? è viva,
E lieta, e bella, e sposa. Cor. eh tu mi beffi.
Erg.Ti beffo? il vedrai tosto. Cor. à morir dunque
Condennata non fu? Er. fù condennata,
Ma tosto anche assoluta.
Cor.Narri tù sogni, ò pur sognando ascolto?
Erg.Tosto la vedrai tù, se quì ti fermi,
Col fortunato suo fedel Mirtillo
Uscir dal tempio, ov’hora sono, e data
S’han già la fede maritale, e verso
Le case di Montano ir li vedrai,
Per cor di tante, e di sì lunghe loro
Amorose fatiche il dolce frutto.
Oh se vedessi l’allegrezza immensa,
S’udissi il suon de le gioiose voci
Corisca: già d’innumerabil turba
E tutto pieno il tempio. huomini e donne
Quivi vedresti tu, vecchi, e fanciulli,
Sacri, e profani in un confusi, e misti
E poco men che per letizia insani.
Ogn’un con maraviglia