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ATTO QUINTO
SCENA VII
CORISCA, LINCO.
COSI Linco il dispietato Silvio,
Quando men se’l pensò, divenne Amante.
Ma che seguì di lei? Lin. noi la portammo
A le case di Silvio, ove la madre
Con lagrime l’accolse,
Non sò se di dolcezza, ò di dolore.
Lieta sì che ’l suo figlio
Già fosse amante, e sposo, ma del caso
De la Ninfa dolente, e di due nuore
Suocera mal fornita,
L’una morta piangea, l’altra ferita.
Cor.Pur è morta Amarilli?
Lin.Dovea morir. così portò la fama.
Per questo sol mi mossi inverso’l Tempio
A consolar Montano, che perduta
S’hoggi hà una nuora, ecco ne trova un’altra.
Cor.Dunque Dorinda non è morta? Lin. morta?
Fossi sì viva tu, fossi sì lieta
Cor.Non fu dunque mortal la sua ferita?