Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Mugge in mandra l’armento, e que’ muggiti
Sono amorosi inviti.
Rugge il Leone al bosco
Nè quel ruggito è d’ira,
Così d’amor sospira.
Al fine ama ogni cosa,
Se non tu, Silvio, e sarà Silvio solo
In Cielo, in terra, in mare
Anima senza Amore?
Deh lascia homai le selve
Folle garzon, lascia le fere, ed ama.
Sil.A te dunque commessa
Fù la mia verde età, perche d’amori,
E di pensieri effeminati, e molli
Tu l’havessi à nudrir? nè ti sovviene
Chi sè tù, chi son io?
Lin.Huomo sono, e mi pregio
D’esser humano: e teco, che sè huomo,
O che più tosto esser dovresti, parlo
Di cosa humana; e se di cotal nome
Forse ti sdegni, guarda
Che nel dishumanarti
Non divenghi una fera anzi che un Dio.
Sil.Nè si famoso mai nè mai sì forte
Stato sarebbe il domator de’ mostri,
Dal cui gran fonte il sangue mio deriva,
S’e’ non havesse pria domato Amore.
Lin.Vedi cieco fanciul come vaneggi
Dove saressi tu, dimmi, s’amante