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Ne la foce d’Alfeo trovato à caso:
Per questo solo il nominai Mirtillo.
Mon.O come ben favole fingi, ed orni.
Han fere i vostri boschi? Car. e di che sorte.
Mon.Come nol divoraro?
Car.Un rapido torrente
L’havea portato in quel cespuglio, e quivi
Lasciatolo, nel seno
Di picciola isoletta,
Che d’ogn’intorno il difendea con l’onda.
Mon.Tu certo ordisci ben menzogne, e fole.
Ed era stata si pietosa l’onda
Che non l’havea sommerso?
Son sì discreti in tuo paese i fiumi,
Che nudriscon gl’infanti?
Car.Posava entro una culla: e questa quasi
Discretta navicella
D’altra soda materia,
Che soglion ragunar sempre i torrenti,
Accompagnata, e cinta
L’havea portato in quel cespuglio à caso.
Mon.Posava entro una culla? Ca. entro una culla.
Mon.Bambino in fasce? Ca. e ben vezzoso ancora.
Mon.E quando ha, che fu questo? Ca. fà tuo conto
Che son passati già dicianove anni
Dal gran diluvio e son tant’anni à punto.
Mon.O qual mi sento orror vagar per l’ossa
Car.Egli non sà che dire.