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Velli quà tutti in un drappel ridotti.
Oh quanta turba, ò quanta,
Com’è ricca, e solenne, veramente
Qui si fà sacrifizio.
Mon.Porgimi il vasel d’oro
Nicandro, ov’è riposto
L’almo licor di Bacco. N. eccotel pronto.
Mon.Così il sangue innocente
Ammollisca il tuo petto ò santa Dea,
Come rammorbidisce
L’incenerita, ed arida favilla
Questa d’almo licor cadente stilla.
Hor tu riponi il vasel d’oro, & poscia
Dammi il nappo d’argento. N. Eccoti il nappo.
Mon.Così l’ira sia spenta,
Che destò nel tuo cor perfida Ninfa,
Come spegne la fiamma
Questa cadente linfa.
Car.Pur questo è sacrifizio,
Nè vittima ci veggio.
Mon.Hor tutto è preparato,
Nè manca altro che’l fin. dammi la scure.
Car.Vegg’io forse, ò m’inganno un che nel tergo
Ad uom si rassomiglia
Con le ginocchia à terra?
E forse egli la vittima? ò meschino,
Egli è per certo, e gli tien già la mano
Il sacerdote in capo.
Infelice mia patria ancor non hai