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   Di dar con la sua morte à lei la vita:
   Gridando ad alta voce
   Sciogliete quelle mani, ah lacci indegni,
   Ed in vece di lei, ch’hesser dovea
   Vittima di Diana;
   Me trahete à gli altari,
   Vittima d’Amarilli.
   Tit.Oh di fedele amante
   E di cor generoso atto cortese.
   Mes.Hor odi maraviglia.
   Quella, che fù pur dianzi
   Sì da la tema del morire oppressa,
   Fatta alhor di repente
   A le parole di Mirtillo invitta
   Con intrepido cor così rispose.
   Pensi dunque Mirtillo,
   Di dar col tuo morire
   Vita à chi di te vive?
   O miracolo ingiusto. Sù ministri,
   Sù che si tarda? homai
   Menatemi à gli altari.
   Ah che tanta pietà non volev’io,
   Soggiunse alhor Mirtillo,
   Torna cruda Amarilli,
   Che cotesta pietà si dispietata
   Troppo di me la miglior parte offende.
   A me tocca il morire. anzi à me pure
   Rispondeva Amarilli, che per legge
   Son condennata. e quivi