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Col suo destin garrisce, e col disagio
Vien roco, e perde il canto, e la favella.
Ma tempo è già di ricercar Mirtillo,
Ben che sì nuove e sì cangiate i’ trovi
Da quel ch’esser solean queste contrade,
Che ’n esse à pena i’ riconosco Arcadia.
Con tutto ciò vien lietamente Uranio.
Scorta non manca à peregrin, c’hà lingua.
Ma forse è ben, ch’al più vicino hostello,
Poi che sè stanco, à riposar ti resti.
ATTO QUINTO
SCENA II.

TITIRO, MESSO.