E quali son le pene
Ch’à tuoi rubelli e contumaci dai
Cotanto amare? AMARE.
E di me, che ti sprezzo, che farai,
Se ’l cor più duro hò di diamante? AMANTE.
Amante me? sè folle.
Quando sarà, che ’n questo cor pudico
Amor alloggi? HOGGI.
Dunque sì tosto s’innamora? HORA.
E qual sarà colei,
Che far potrà, ch’hoggi l’adori? DORI.
Dorinda forse ò bambo
Vuoi dir’in tua mozza favella? ELLA.
Dorinda ch’odio più, che lupo agnella.
Chi farà forza in questo
Al voler mio? IO.
E come? e con qual’armi? e con qual arco?
Forse col tuo? COL TUO.
Come col mio? vuoi dir quando l’havrai
Con la lascivia tua corrotto? ROTTO.
E le mie armi rotte
Mi faran guerra? e romperallo tu? TU.
Oh, questo sì mi fa veder affatto,
Che tu sè ubbriaco.
Và, dormi va’, ma dimmi
Dove fien queste maraviglie? qui? QUI.
O sciocco, ed io mi parto.
Vedi come sè stato hoggi indovino
Pien di vino. DIVINO.