Pagina:Pastor fido.djvu/182


   Ma in ciel già non è scritta
   Che là su nota l’innocente mia.
   Ma che mi val, se pur convien ch’i’ mora:
   Ahi questo è pure il duro passo, ahi questo
   E pur l’amaro calice Nicandro.
   Deh per quella pietà, che tu mi mostri
   Non mi condur ti prego
   Sì tosto al Tempio: aspetta ancora, aspetta.
   Ni.O ninfa, ninfa, à chi ’l morir è grave
   Ogni momento è morte.
   Che tardi tu il tuo male?
   Altro mal non ha morte,
   Che ’l pensar à morire.
   E chi morir pur deve
   Quanto più tosto more
   Tanto più tosto al suo morir s’invola.
   Am.Mi verrà forse alcun soccorso intanto.
   Padre mio, caro padre,
   E tu ancor m’abboadoni?
   Padre d’unica figlia,
   Cosi morir mi lasci, e non m’aiti?
   Almen non mi negar gli ultimi baci.
   Ferirà pur duo petti un ferro solo.
   Verserà pur la piaga
   Di tua figlia il tuo sangue.
   Padre un tempo sì dolce, e caro nome
   Ch’invocar non soleva indarno mai,
   Cosi le nozze fai
   De la tua cara figlia?