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   Am.A la suora d’Ormin, che m’ha tradita.
   Ni.Oh dolce con l’amante esser tradita.
   Am.Mirtillo entrò, che nol sepp’io, ne l’antro.
   Ni.Come dunque v’entrasti? ed à qual fine?
   Am.Basta che per Mirtillo io non v’entrai.
   Ni.Convinta sei, s’altra cagion non rechi.
   Am.Chiedasi à lui de l’innocenza mia.
   Ni.A lui, che fu cagion de la tua colpa?
   Am.Ella che mi tradì fede ne faccia.
   Ni.E qual fede può far, chi non ha fede?
   Am.Io giurerò nel nome di Diana:
   Ni.Spergiurato pur troppo hai tu con l’opre,
   Ninfa non ti lusingo, e parlo chiaro,
   Perche poscia confusa al maggior uopo
   Non habbi à restar tu. questi son sogni.
   Onda di fiume torbido non lava,
   Ne torto cor fa parlar dritto; e dove
   Il fatto accusa ogni difesa offende.
   Tu la tua castità guardar dovevi
   Più de la luce assai degli occhi tuoi.
   Che pur vaneggi? à che te stessa inganni?
   Am.Cosi dunque morire oime Nicandro,
   Cosi morir debb’io?
   Nè sarà chi m’ascolti, ò mi difenda?
   Così da tutti abbandonata, e priva
   D’ogni speranza? accompagnata solo
   Da un’estrema infelice
   E funesta pietà, che non m’aita?
   Ni.Ninfa queta il tuo core,