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ATTO QUARTO
SCENA IV
CORISCA.
INGETEMI d’intorno,
O trionfanti allori
Le vincitrici, e gloriose chiome.
Hoggi felicemente
Hò nel campo d’Amor pugnato, e vinto;
Hoggi il cielo, e la terra,
E la natura, e l’arte,
E la fortuna e ’l fato,
E gli amici, e i nemici
Han per me combattuto.
Anco il perverso Satiro, che tanto
M’hà pur in odio, hammi giovato, come
Se parte anch’egli in favorirmi havesse.
Quanto meglio dal caso
Mirtillo fu nella spelonca tratto,
Che non fu Coridon dal mio consiglio,
Per far più verisimile, e più grave
La colpa d’Amarilli, e benche seco