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ATTO IV

SCENA I.

CORISCA.


   
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ANTO in condur la semplicetta al varco

   Hebbi pur dianzi il cor fisso, e’ la mente,
   Che di pensar non mi sovvenne mai
   De la mia cara chioma, che rapita
   M’ha quel brutto villano, e com’io possa
   Ricoverarla. ò quanto mi fù grave
   D’havermi à riscattar con sì gran prezzo,
   E con sì caro pegno Ma fu forza
   Uscir di man del’indiscreta bestia,
   Che quantunque egli sia più d’un coniglio
   Pusillanimo assai, m’havria potuto