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ATTO TERZO
SCENA VIII
MIRTILLO.
H pur troppo son desto, e troppo miro.
Così nato senz’occhi
Foss’io più tosto, ò più tosto non nato.
A che fiero destin serbarmi in vita
Per condurmi à vedere
Spettacolo sì crudo, e sì dolente?
O più d’ogni infernale
Anima tormentata
Tormentato Mirtillo,
Non stare in dubbio nò, la tua credenza
Non sospender già piu, tù l’hai veduta
Con gli occhi propri, e con gli orecchi udita.
La tua Donna è d’altrui,
Non per legge del mondo,
Che la toglie ad ogni altro,
Ma per legge d’Amore,
Che la toglie à te solo.
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