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E mentre è tale in noi, sempre è soave.
Ma se troppo s’avanza,
Divien’aspro, e crudele:
Ch’al fin Mirtillo un’invecchiato affetto
Si fà pena, e difetto.
Che s’in un sol pensiero
L’anima immaginando si condensa,
E troppo in lui s’affisa,
L’amor, ch’esser dovrebbe
Pura gioia, e dolcezza
Si fà malinconia,
E, quel ch’è peggio, al fin morte ò pazzia.
Però saggio è quel core
Che spesso cangia amore.
Mir.Prima che mai cangiar voglia, o pensiero,
Cangerò vita in morte:
Però, che la bellissima Amarilli
Così com’è crudel, com’è spietata
E sol la vita mia,
Nè può già sostener corporea salma
Più d’un cor, più d’un’alma.
Cor.O misero pastore
Come sai mal usare
Per lo suo dritto amore.
Amar chi m’odia, e seguir chi mi fugge?
I mi morrei ben prima.
Mir.Come l’oro nel foco
Cosi la fede nel dolor s’affina,
Corisca mia, nè può senza fierezza