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A’ tuo’ vezzi mentiti, a’ tuo’ diletti?
E pur di nuovo i’ riedo,
E giro, e fuggo, e fiedo,
E torno, e non mi prendi,
E sempre invan m’attendi
O cieco Amore,
Perch’ho libero il core.
Am.Oh fusti svelta maladetta pianta,
Che pur anco ti prendo,
Quantunque un’altra al brancolar mi sembri,
Forse ch’i’ non credei
D’haverti franca à questa volta Elisa?
Mir.E pur’anco non cessa
D’accennarmi Corisca, e sì sdegnosa,
Che sembra minacciar, vorrebbe forse
Che mi mischiassi anch’io trà quelle Ninfe?
Am.Dunque giocar debb’io
Tutt’hoggi con le piante?
Cor.Bisogna pur che mal mio grado i’ parli,
Ed esca de la buca.
Prendila dappochissimo, che badi?
Ch’ella ti corra in braccio?
O lasciati almen prendere. sù dammi
Cotesto dardo, e valle incontra sciocco.
Mir.O come mal s’accorda
L’animo col desio,
Sì poco ardisce il cor, che tanto brama
Am.Per questa volta ancor tornisi al gioco:
Che son già stanca, e per mia fè voi sete