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204 | traduzioni e riduzioni |
Sta seduta presso il figliuol la madre
pia, la sposa pia presso l’uomo, lieta
se con dono amico ella può gli stanchi
rifocillare.
Aiutate, voi che il sudor provaste,
che il dolor sapeste, i meschini al mondo,
cui la povertà tra le spine, rilut-
tanti, sospinge!
A cui splende felicità, togliete
voi superbia: cuore voi date pari
alla sorte: a chi vi domanda aiuto
voi sorridete!
estremi voti di leone
Splende per l’ultima volta... ravvolgesi il sole ne l’ombra
pallida, e muore... già è nera la notte su te,
nera, o Leone... le vene sono arse, nè il sangue vi scorre
più... già nel corpo esaurito ecco la vita finì:
Morte saetta lo strale; e velato di funebre panno
sotto la gelida sua pietra uno scheletro sta.
Ma da’ suoi vincoli alfine fuggendosi libera via
l’anima, subito anela, arde di andare lassù:
corre, s’accelera: è quella la meta del lungo cammino:
ne la clemenza sua Dio cómpiami i voti che fo.
Giungere io possa nel cielo, godere de l’ultimo dono:
la visione di Dio splenda in eterno per me!
E mi riceva nel cielo, regina del mondo, Maria,
che tra i nemici la via, guida sicura, m’aprì
(come io temeva!) a la patria. Lassù cittadino del cielo
già Perchè tu mi guidasti, ho tanto premio, dirò.