Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
176 | traduzioni e riduzioni |
con sola in dosso la camicina;
e dice: — Guarda: delle tue care
lagrime è zuppa la camicina,
ed io non posso dormire, mamma:
non pianger più. —
Sparisce il bimbo morto, e la mamma
non piange più.
il cipresso
Se un giorno passi tra i bianchi avelli,
e, in un pensiero d’amor, m’appelli,
un uccellino vedrai sul mio
cipresso. Parla con lui: son io.
Se tu m’appelli, se tu mi chiami,
se mi ripeti che ancor tu m’ami;
ascolta il vento ch’agita il mio
cipresso. E parla con lui: son io.
Ma se domata da un altro sposo
insulti il luogo del mio riposo;
ingrata, fuggi l’ombra del mio
cipresso. Ingrata, l’ombra son io.
Quell’uccellino fuggi, quel vento
fuggi, ogni aspetto fuggi, ogni accento.
Ma invano. Ovunque tu sei, del mio
cipresso è l’ombra nera, sono io.