Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
poesia popolare eroica civile | 169 |
Un corvo è tra loro, non bianco
qua, nero là: nero; ed è stanco:
oh! stanco e bagnato,
chè viene dal mare:
un corvo che viene di tanto
lontano! Essi cantano un canto
così modulato,
che acquetano il mare:
il mare che lascia di bere
le sabbie e le amare scogliere:
risplende la luna
nel mezzo del mare.
E cantano, cantano insieme;
ma il corvo non canta; sì geme:
“Uccelli di duna,
uccelli di mare!
cantate, uccellini del piano!
cantate, uccellini di qui!
che già non moriste lontano,
che già non moriste così
di là del mio mare„.
la morte del conte orlando
Qui sente Orlando che la morte gli è presso:
chè gli esce fuor dalle orecchie il cervello.
Dominedio per i suoi Pari prega,
prega per sè l’angelo Gabriello.
In mano il corno (biasimo non vuole!) prende
e Durendal, la spada, nella destra.