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146 | traduzioni e riduzioni |
la lumaca e lo specchio
Una lumaca s’invaghì d’un lucido
specchio, che avea trovato, ed, attaccatasi
a lui, si pose adagio a scombavarselo.
Nulla fare credea di più amorevole
a quella luce, che di macchie offenderla.
Come una scimmia poi lo vide sudicio,
— Oh!, disse, tale disonor si merita
chi si concesse a tale vituperio. —
Per le donne che a stolti si congiunsero,
a sciagurati, è scritta questa favola.
la rondine e gli uccelli
Eran gli uccelli in un sol luogo a pascere.
Un uomo seminava il lino. Vedono
gli uccelli e poco o punto se ne curano.
Ma quando lo riseppe anche la rondine
convocò gli altri e disse in questi termini:
— Grande grande sovrasta a noi pericolo,
quando quel seme sbullettasse. — Ridono
gli uccelli. Ed ecco i semi che sbullettano.
— Meschini a noi!, ripiglia allor la rondine:
su, tutti lesti, tutti insiem si sbarbichi
la mala pianta, che non se ne facciano
reti, ed al laccio non ci prendan gli uomini! —
E quelli pure, sciagurati, a ridere
del prudente consiglio della rondine;
sì ch’ella, savia, si recò dagli uomini