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catullo - orazio - virgilio 123


persino al Cielo caro, ch’ogni anno ei va
più volte incolume a rivedere il mar
     d’Atlante. Io ceno con le olive,
          16mangio radicchio e leggiere malve.

O della Notte figlio, a me dà godere
il poco bene mio, con le forze mie,
     con tutta, prego, la mia mente,
          20vecchio, ma sano; e poeta sempre!

convito semplice

Io non voglio aromi di Persia; sdegno
le ghirlande unite con fil di tiglio:
non andarmi in caccia di rose, ancora
                              4vive sul bronco.

Basta il mirto! nulla v’aggiunsi! Troppo
vuoi, ragazzo, tu. Non il mirto è cosa
che disdica a te che mi porgi, a me che
                              8vuoto, la coppa.

il fonte di bandusia

 
Fonte di Bandusia, puro cristallo, che
vino meriti e fiori, ecco domani a te
     d’un capretto vuo’ fare
          4dono: ha già le prime corna, e già

egli sogna l’amore e le battaglie, e no;
chè la gelida tua acqua colorirà
     col purpureo sangue il
          8figlio del gregge mio.