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104 traduzioni e riduzioni

Cuore, gioiscimi: in breve saranno tutt’altri nel mondo;
     vivi saranno, che morto io nera terra sarò.
Niuno degli uomini il quale la Terra potente nasconda,
     che sia disceso nel Buio, presso la dea di laggiù,
più d’ascoltare la lira, ascoltare le tibie non gode;
     non d’accostarsi il divin succo dei grappoli più.
T’ubbidirò, caro cuore, finchè sono snelli i ginocchi
     e senza tremiti il mio capo sugli omeri sta.
Stolidi gli uomini e piccoli in vero, che piangono i morti,
     che se n’andarono; non la giovinezza che va.
Oh! ne’ giocondi conviti poniamo il nostro animo, mentre
     ch’egli così delle gioie l’opere amabili può.
Va giovinezza la bella via subito, come il pensiero:
     non di cavalle veloci émpito è rapido più.
Portano il loro signore alla mischia in cui volano l’aste,
     e per i campi di grano ilari scalpitano.


coraggio e speranza

Cuore, cuor tumultuante per un turbine di guai,
su! difenditi a piè fermo, petto avanti, o cuore: va.
C’è un agguato di nemici: tu rimani in sicurtà,
fiero; e poi vittorioso non menarne vampo, nè
vinto devi chiuso in casa piangere o buttarti giù;
ma gioisci delle gioie, ma rattristati de’ guai,
pur non troppo: riconosci questa vita quale ell’è.
Negli dei riponi il tutto: bene spesso di tra’ guai
l’uomo che giaceva per la nera terra alzano su,
bene spesso un altro curvano e rovesciano, che sì
ch’era in gambe e fiero, ed ecco che una gran calamità
viene, ed egli va ramingo, senz’averi e fuor di sè.