Pagina:Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu/112

92 traduzioni e riduzioni


autolico mette il nome al nepote

Genero mio, figlia mia, voi mettetegli il nome ch’io dica:
sono venuto da voi già compreso dell’odio per molti
uomini e donne, abitanti la terra nutrice di genti:
dunque per nome il bambino si chiami Odisseo.


voce d’eroe

Datosi un colpo nel petto, al suo cuore drizzò la parola:
— Cuore, sopporta! ben altro tu hai sopportato più cane!


oltretomba

Ermes, il dio di Cillene, chiamava a sè l’anima fuori,
dei chieditori di nozze: egli aveva nelle mani la verga
bella, dell’oro, con cui le pupille degli uomini incanta,
quali egli voglia, e li desta pur anco dal languido sonno.
Ei le parava con quella: stridevano l’anime andando.
Come le nottole dentro una spaventosa spelonca
stridule svolano, quando qualcuna dal grappolo cada
giù dalla volta, onde penzolano attaccate tra loro;
quelle stridendo così se n’andavano, ed era lor guida
Ermes, il dio salutifero, per i muffiti sentieri.
Oltrepassarono l’acqua d’Oceano, la Rupe di Luce,
oltre le porte del Sole passarono e il regno de’ Sogni:
ivano, ed ecco che furono giunti all’asfòdelo prato,
là per dove è la dimora dell’anime, spettri di lassi.