Tra fiori e fiori, in cielo e in terra, molle
di guazza anch’ella, muove tra il frastuono,
18de’ quattro fiumi, all’ombra del bel colle.
È il tempo primo, il primo tempo buono,
ch’è buona anche la Morte che deforme
21segue la vita come l’eco il suono.
Buona anche lei, la nera ombra senz’orme,
la vecchierella che sa dir le fole,
24trista bensì, ma che con quelle addorme!
Ognun la schifa. E la fanciulla suole,
benchè la tema, esserle pia: s’attarda
27spesso a sentire lunghe sue parole:
— C’è buio, sì. Non c’è che un lume, ch’arda.
Son io la guida del meandro vano;
30io cieca. E brutta... Non guardarmi! Guarda
solo il lumino. Io vo con quello in mano. —