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36 Rossini


Allor, sul carro, io ti mutava in note
d’una vïola e d’un vïoloncello
18lo strido assiduo delle trite rote.


A cui, crescendo, s’aggiungean fanfare
di trombe e corni, ed, ecco, un infinito
21coro di voci alte nel cielo e chiare.

Giungeva sempre più canoro il nembo
sopra il tuo capo pendulo, sopito,
24ch’allor tua madre s’accostava al grembo.


Passava il nembo, lontanava l’inno
con le grandi ali tremole e sonore,
27lasciando alfine un sol, di sè, tintinno,

piano, più piano... era dell’arpa mia...
e tu la udivi con l’orecchio al cuore
30della tua madre, per la lunga via...»