Pagina:Pascoli - Poemi italici, 1911.djvu/47


Rossini 31


Quegli stridori come d’aspra sega
stupì la Lira risonante ancora
30del cilestrino tremolìo di Vega;


e sobbalzò dall’angolo solingo
32il clavicembalo, e ronzava a lungo...




33