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22 | Paulo Ucello |
Dal campo, dal verzier, dalla foresta
scesero a lui gli uccelli, ai piedi, ai fianchi,
15in grembo, sulle braccia, sulla testa.
Vennero a lui le quaglie coi lor branchi
di piccolini, a lui vennero a schiera
18sull’acque azzurre i grandi cigni bianchi.
E sminuiva, e già di lui non c’era,
sui monti, che cinque stelline d’oro.
21E, come bruscinar di primavera,
rimase un trito becchettìo sonoro.