Pagina:Pascoli - Poemi italici, 1911.djvu/37


Paulo Ucello 21

CAP. IX.


Come il santo gli mostrò che gli uccelli che Paulo aveva dipinti, erano veri e vivi anch’essi, e suoi sol essi.


E lontanando si gettava avanti,
a mo’ di pio seminator, le brice
3cadute al vostro desco, angeli santi.

Paulo guardava, timido, in tralice.
Le miche egli attingeva dallo scollo
6del cappuccio, e spargea per la pendice.

Ecco avveniva un murmure, uno sgrollo
di foglie, come a un soffio di libeccio.
9Scattò il colombo mollemente il collo.

Si levava un sommesso cicaleccio,
fin che sonò la dolce voce mesta
12delle fedeli tortole del Greccio.