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CAP. I.

In prima come Paulo dipintore fiorentino
s’invogliò d’un monachino o ciuf-
folotto e non potè comprarlo
e allora lo dipinse


Di buona ora tornato all’abituro
Paulo di Dono non finì un mazzocchio
3ch’egli scortava. Dipingea sul muro

un monachino che tenea nell’occhio
dalla mattina, che con Donatello
6e ser Filippo era ristato a crocchio.

Quelli compravan uova. Esso un fringuello
in gabbia vide, dietro il banco, rosso
9cinabro il petto, e nero un suo mantello;