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La notte 61

a cantar chiusi ed a chiamare i sogni:
40chè dopo i galli è gran silenzio: ogni uomo
parla sommesso ad un suo morto caro.
Eya! c’è tempo allo schiarir dell’alba...
Ma voi gridate, o guaite, a vuoto! Oh guaite,
     codesta vostra veglia è vana!

45E’ non v’è più! Fuggito è il re! Si trova
oltre le mura, oltre i serragli e il Reno.
È già più lungi anche del suo reame,
è già più lungi anche del sacro impero.
Non più prigione e non più re, si trova
50nel luogo all’oriente della terra,
dove uscì prima l’erba che fa il seme,
dove uscì prima l’arbore ch’ha il frutto.
Non è più re, nè manto egli ha, che falbo;
non ha che il musco d’oro, onde si veste
     55da sè la calda creta umana.

Non è più re, ma d’una schiava, in dono,
la libertà che a lei fu resa, egli ebbe.
La dolce schiava gli ha portato il sole
di ch’ella è piena, che ne’ campi imbevve.
60Egli alla nuda libertà s’è stretto,
bee l’aria pura di tra le sue labbra,