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La buona novella 49

biondi arimanni, servi di masnada:
40in libertà, mastini alla catena
del valvassore! Siate falchi: è meglio.
Via, biondi falchi, dal castello al bosco!
E della vostra fiera gioia empite
     la solitudine dell’aria.

45Fuochi di gioia, ardete sulle cime!
Dov’ora sola la Limentra scroscia
e muglia il Reno, e il vento urta nei faggi
simile a un folle, fumeranno grigi,
in mezzo all’albeggiare della neve,
50nuovi tuguri. E v’arderà perenne
sul focolare il figlio di due selci
battute sopra un’ara dalle grandi
     silenti vergini di Roma.

Fuochi di gioia, ardete in mezzo all’aie
55delle pianure! Chè non più, seguendo,
la stiva in mano, i due gementi bovi,
l’uomo dirà: — L’aratro, i bovi e l’uomo,
son tutti cosa che si compra e vende. —
La sfogliatrice non dirà sfogliando:
60— Di qui nè io nè l’olmo può partire:
olmo, bell’olmo, noi ci somigliamo.
     Io canto, anche tu canti, al vento. —