65trar sua vendetta dove fu lor vanto?
Sono, in lor cieca oltracotanza, in campo
forse ora usciti per sentor che ne hanno... —
Ed Enzio parla: «Or di’, conte Currado
di Solimburgo! Se d’un tratto, andando 70coi tardi bovi e i tardi artieri il carro,
l’oste sentisse sibilar le freccie
dei saracini, rimbombar l’assalto
dei cavalieri, calar mazze e spade
ed azze e lancie, ed apparir, ruggendo, 75il nero capo d’Ecellin d’Onara,
e stormi e stormi correre in tempesta
sopra il Carroccio, e d’ogni parte il grido
alzarsi: Roma! Roma! Imperatore!...»45
«Ma egli è morto» grida il conte: «morto! 80morto, l’Imperatore!»46