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La via Emilia 43


Strada non è, ma grande fiume anch’essa.
È la sua fonte appiedi d’una rupe
di Roma, presso il tempio di Saturno,
il vecchio Dio. Nasce a una pietra d’oro.37
45E prima specchia urne d’antichi morti,
di cui non sanno che i cipressi il nome!
Poi sbocca ai campi, sale ai monti, fende
le roccie, inoltra per le sacre selve;
finchè dall’Arco del trionfo sgorga,
50Po, nel tuo regno, ch’ha per guaite i pioppi.
Nè più ravvisa le città d’un tempo.
Ora riflette aspri serragli, torri
merlate, cerchi di massicce mura
e chiese ed inquïeti battifredi.
55Tutto è mutato. Pure il sacro fiume
che nasce appie’ del Campidoglio, ancora
porta notturno le memorie a flutti
con cupa romba... Va pel fiume eterno,
o nave nostra, con la vela nuova
               60all’albero maestro!

Non per un fiume; per un mar tu varchi,
nave fornita d’ogni fornimento
per il passaggio. Un mare ti circonda,
uguale, immenso, e sempre a gli occhi ondeggia: