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42 La Canzone del Carroccio

e il sacerdote con pianeta e stola,
che deve a notte benedire i morti.
Le madri in capo alzano i bimbi, come anfore
               20andando al fonte.

Va! Che tu vada dove cade il sole
o il timon duro volga al sol che nasce,
va per la piana e larga via romana,
con sull’antenna il ramo dell’ulivo.36
25Non sei de’ carri che seguiano a tergo
legioni mosse a propagar l’imperio,
non sei de’ carri, ove dormian le donne
dei Goti scesi a metter fuoco a Roma.
Placido e forte per l’antica strada
30va, che attraversa le città munite,
le città belle; ed erano già fòri
e còmpiti e quadrati accampamenti,
e vi sonò, misto alle gaie voci
rustiche, il grave accento dei triari.
35Sorgon per tutto agili tremoli alti
pioppi del Po, scolte del re dei fiumi.
Nelle vigilie parlano tra loro,
sommessamente per la bianca strada,
che va su ponti eterni dall’Eridano
               40a un Arco trionfale.