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Il Podestà coi giudici e’ notari
scendono, in ricchi sciamiti velluti.
Vanno lor contra gli Anzïani artieri:
lento è lor passo e lor parola è breve.
5È scura omai la piazza di Bologna,
scura di ferro. Al chiaro sol d’ottobre
lucono punte d’aste e di roncigli.
I gonfaloni tremano come ale
d’uccelli incerti di spiccare il volo.
10Percuote l’ugna dei destrier le selci.
La gente ammira il suo Carroccio adorno:
i trombettieri con le lunghe trombe
in cui la guerra mugge come il mare
nella conchiglia; e i più valenti in guerra,
15che ad uno ad uno son mostrati a dito,
gli ultimi, eletti a non morir che a sera;