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pensieri scolastici 59

gue morte e delle letterature antiche? Più in fiore sarebbero invece gli studi liberali, dove la mediocrità sociale si fondasse, come è necessità, sul disinteresse; e più e meglio che ora, fiorirebbero le arti, poichè l’uniformità e semplicità privata avrebbe bisogno del bello e dello splendido nel possesso comune. Oh! i Ginnasi dell’avvenire! essi avrebbero a sorgere nel luogo più bello e memorabile, essere l’opera del più grande e bello amore di artista, contenere i quadri e le statue che ora ingombrano le gallerie di poche grandi città. Andrebbe ad essi il visitatore, avvolontato di vedere il bel quadro e la bella statua custoditi con cura devota nel tempio sacro alla giovinezza: vedrebbe «un fanciullo sotto i sacri olivi correre coronato di bianchi steli con un savio eguale, odorando di smilace e di serenità e di gemme di pioppo, nella stagione di primavera, quando il platano bisbiglia con l’olmo». Anche questo quadretto del buon tempo futuro è d’un classico, che vuol dare un tratto del buon tempo.... passato. Oh! noi possiamo essere certi che quei fanciulli, se dopo la corsa sotto gli olivi riposassero su qualche stela e parlassero di noi ingiusti, di noi cattivi, essi piangerebbero forse sulle nostre sventure, ma parlerebbero con riverenza di noi e con ammirazione delle cose nostre, perchè ciò che fu e quelli che furono par sempre bello e paiono sempre buoni a quelli che sono,