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II.
Da una lezione di storia letteraria.1
....Le favole di Fedro le avete portate? tutti? Non tutti; anzi pochi: chi ha smarrito, chi ha bruciato il libretto, chi l’ha, ahimè, venduto! Oh! se io fossi ministro (perchè a poter fare qualcosa di buono in Italia, bisogna essere per lo meno ministri; e qualche volta non basta), se fossi ministro, vorrei imporre che gli alunni, prima di dare certi esami, fornissero la prova di possedere la loro piccola biblioteca: biblioteca composta almeno almeno di tutti i libri di testo comprati e studiati sino a quel giorno. Perchè gettare, sperperare, distruggere codesti cari ricordi d’un tempo migliore? Sì: migliore; perchè, sapete, la felicità noi l’abbiamo sempre alle spalle e la cerchiamo sempre di faccia. Un segno, uno sgorbio, una parola, una figurina nel margine d’un libro sgualcito ha spesso la virtù di far rivivere in noi pensieri e sentimenti che sarebbe gran danno fossero in noi veramente morti. Ma, a parte questo: per parlare solo del latino, rileggere ora che siete grandi, i libri letti da piccoli nelle prime
- ↑ Dalla «Rassegna Scolastica», anno I, 15 novembre 1895.