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296 | antico sempre nuovo |
non piuttosto accresciuta. Inoltre considerando l’episodio delle Harpyie nel libro III, troviamo che i Troiani dopo tre giorni e tre notti di caligine, finalmente vedono terra e il fumo, che è segno che ella è abitata. Ma quella terra è delle Strophadi, che s’hanno a credere deserte, abitate solo dalle fameliche Harpyie. Non è forse in ciò un segno che il detto episodio fu aggiunto da Vergilio? e inserito tra il 206 e il 270? Si legga:
Quarto terra die primum se attollere tandem205
Visa, aperire procul montis ac volvere fumum.
Iam medio apparet fluctu nemorosa Zacynthos270
non pare il tutto ben commesso? E si noti il verso 218 incompiuto. Nel libro VII togliete i versi 128 e seg.: non corre meglio il senso? Quei due versi, si può supporre, sono il cominciamento della correzione che Virgilio avrebbe fatto, non senza dar la sua parte ad Apollo.
Un’incertezza continua mi pare che serpeggi nel poema a riguardo di Iulo e dei suoi discendenti. La gente Iulia da chi discende? da Iulo o da Silvio? Si confrontino questi luoghi
I | 286Nascetur pulchra Troianus origine Caesar, |
I | 267At puer Ascanius cui nunc cognomen Iulo |
IV |
* 618nec, cum se sub leges pacis iniquae |
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