Pagina:Pascarella - Sonetti.djvu/163

XXXI.


E figurete allora tutti quelli!
Ner védeli cusì senza malizia,
Je cominciorno a dì’: — Famo amicizia..
4Viva la libertà... Semo fratelli...

E intanto l’antri su li navicelli,
Ch’aveveno sentito la notizia,
Capirno che la cosa era propizia,
8Sbarcorno tutti giù da li vascelli.

E quelli je sbatteveno le mano:
E quell’antri, lo sai come succede?
11Je daveno la guazza35, e a mano a mano

Che veddero che quelli ci abboccaveno,
Ch’agiveno co’ tutta bona fede,
14Figurete si come li trattaveno!




— 153 —