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Se nel termine di due mesi successivi limpresario non avesse provveduto a tale insufficienza, Pamministrazione potrá farlo d’ufficio anche a maggiori spese dell’imprenditore medesimo,

Art. 44. Provvisto il materiale di cui all’articolo decimo e posto in opera, l’amministrazione cederá all’appaltatore le attuali macchiné che servono per lo scavamento a vapore del porto di Genova, composte di un cavafango, un rimor- chiatore e quattro bette corredate dei loro attrezzi ed or- meggi nello stato in cui si trovano, e Pimpresario sará in obbligo di accettarle al prezzo che verrá stabilito da due in- gegneri, uno per parte dell’appaltatore, e Paltro per l’am- ministrazione.

Art. 47, Le macchine ora indicate dovranno ripararsi dal- l’impresario in un cantiere nei regi Stati di terraferma a sna scelta nel termine di otto mesi successivi alla consegna, ed essere quindi impiegate nelle seavazioni in aumento a quelle prescritte negli articoli decimo ed undecimo»

Art, 69, Il Governo si riserva ia facoltá di far eseguire con questa impresa o con altri mezzi, se lo crederá opportuno, i lavori di scavazione nella superficie necessaria allo stabili- mento di un dock nel porto di Genova, senza che questo dia diritto all’imprenditore di alcuna indennitá o reclamo.

Ciò mediante, il signor Orlando Laigi suddetto si obbliga

“e si sottomette di assumere, come assume, l’impresa della scavazione dei porti dello Stato, pendente otto anni consecu- livi a datare dalla superiore approvazione della precitata, ai prezzi deli’elenco ed in base al capitolato d’appalto alla pre- sente legge uniti, colle modificazioni sopra tenorizzate, le quali faranno parte integrante del medesimo, non che dei capitoli d’appalto annessi al regolamento d’acque e strade, per tutto quanto non è contrario a detto capitolo speciale.

Ed il signor direttore generale sullodato ha deliberato e delibera al signor Orlando suddetto l’impresa di cui si tratta ai patti e condizioni sopra intesi, e convenuti, salvo l’appro- vazione del Parlamento.

Volendosi pertanto in oggi dai signori comparenti nelle

. nispettive loro qualitá ridarre questo deliberamento in atto pubblico onde, per quanto a ciascuno spetta ed appartiene, abbia pieno ed intiero esegunimento l’intesa convenzione, “come hanno promesso e promettono di puntualmente ese- guire e far eseguire, hanno richiesto me segretario infra- scritto di ricevere il presente, siccome ho ricevuto, letto e pubblicato a chiara, alta ed intelligibile voce alle parti in presenza dei testimoni, che tutti meco si sono sottoscritti,

E per l’insinuazione e tabellione alla tariffa

Sottoscritti come all’originale minuta:

Lui: OnLanDO, impresario.

£posrpo CATTANEO, testimonio,

SANTI ROBERTO, festimonio,

Firmato: /l direttore generale Bona.

La presente minuta scritia di mano e carattere del signor Briolo Giuseppe, volontario presse questa generale direzione, contiensi in due fogli di carta bollata, scritti su facciate sei, non compresa la presente.

lu fede, ecc.

Sottoscritto all’originale minuta: MicurLe Frorina, segretario. Per copia conforme ad uso amministrativo : M. FIORINA, Segretario.

Relazione fatta alla Camera il 14 marzo 1854 dalla Commissione composta dei deputati Cossato, Pia. cenza, Imperiali, Cadorna Raffaele, Ricci, Riccardi Carlo, e Torelli, re/avore.

Sicnori! — Il primo del corrente mese il signor ministro dei lavori pubblici vi presentava un progetto di legge ten- dente ad oitenere l’approvazione della convenzione stipulata coll’ingegnere Luigi Grlando per escavazione dei porti dello Stato per anni otto a termini dell’elenco e capitolato d’ap- palto nniti alla legge 3 luglio 1853.

L’attuale convenzione non recando alcun nuovo aggravio alle finanze oltre quanto giá contenevasi nella legge relativa da voi discussa nello scorso anno, l’esame della vostra Com- missione dovette portarsi: 1° sui motivi che determinarono il signor ministro ad acceitare un’offerta privata in luogo di ritentare ancora il pubblico incanto; 2° sulle modificazioni acconsentite nel capitolato d’appalto; 3° sulla persona eni affidavasi un’opera di tanto interesse per lo Stato.

Come è accennato nella relazione ministeriale, Pincanto relativo venne aperto con tutte le solite formalitá il 45 di- cembre passato presso lintendenza generale della divisione di Genova, ma andò deserto per mancanza di concorrenti, benchè ‘l signor ministro non avesse mancato di farne pub- blicare gli avvisi anche nei piú accreditati giornali francesi, ed avesse anche fatto invitare direttamente alcuni industriali e meccanici di quella nazione a fare offerte.

Le cognizioni speciali e tecniche che si richiedono in chi si assume un fale impegno dovevano limitare il concorso per sua natura; ma forse piú ancora che questa circostanza con- tribuirono le condizioni generali politiche che giá a quell’e- poca reagivano sopra tnlte ie imprese industriali e commer- ciali di qualche momento. Continuando quelle a farsi sempre piú gravi, il ritentare un nuovo esperimento di pubblico in- canto in base ai medesimi prezzi non.parve a giudizio del si- gnor ministro che potesse avere sneranza di buon saccesso, e tuttavia non volendo egli aumentare i prezzi, fu condotta ad accogliere offerte private ma in base ai prezzi prestabiliti. Accenna il signor ministro che prima di addivenire alla con- venzione col signor ingegnere Orlando era stato in trattativa con altra persona forestiera onorevole e capacissima; colla quale però non si è potato arrivare ad una conclusione. Cre- dette la vostra Commissione di suo dovere l’informarsi an- che in proposito per avere maggiori dettagli che non recava îl progetto ministeriale e risultò che realmente quella per- sona presentava dal lato della capacitá la piú ampia garan- zia, ma esigeva facilitazioni e correspettivi che tornavano in aggravio allo Stato e sotto altro aspetto avevano la medesima conseguenza di alterare i prezzi antichi della tabella che reca il valore degli scavi secondo la diversa natura e profonditá del suolo; voleva inoltre essere libero di far le macchine ove a lui piú gradiva; che si limitasse la cauzione a sole 80,000 lire, e non voleva avere la responsabilitá del trasporto delle macchine da un luogo all’altro dello Stato. Tattavolta si fu ancora per causa sua che si dovette rompere ogni trat- taliva, non avendo potuto, a fronte di ripetute proroghe ac- cordate, dare la necessaria garanzia quantunque si fossero fatte dal signor ministro facilitazioni non lievi anche su que- sto proposito. Si presentò allora il signor ingegnere Luigi Orlando direttore e socio di una fonderia e stabilimento me- tallurgico in Genova, e si fu con lui che venne stipulata la convenzione che or viene sottoposta alla vostra approvazione. Precisamente ia natura dell’opera suggerí alla vostra Com-