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DOCUMENTI

NTARI

Se non che, facendo tempo dal 1852, la Tanca di Pauli- latino passò al Ministero della guerra per il miglioramento della razza cavallina, ed a quei bilancio spettano impertanto d’allora in poi le spese relative a quello stabilimento.

Trattasi qui duuque unicamente del detto assegnamento per Panno 1851, cicè per l’intervallo che decorse tra il tempo in cui era iscritto sul bilancio d’agricoltura e commercio e quello in cui fu posto a carico del bilagcio militare. Avendo continuato il titolare nel suo uffizio, senza alcun diffida- mento, egli è evidente che il pagamento del suo stiperidio per il tempo sopra indicato deve ravvisarsi come ebbligato- rio per partie dello Stato, non altrimenti che quello di un debito arretrato e legittimo. Ma nel proporvene l’approva- zione non può tacervi la vostra Commissione che, per le in- dagini da essa praticate, le venne di essere informata come l’unico uffizio del rettore della Tarica di Paulilatino sia quello di celebrarvi la messa nei giorni festivi e di amministrarvi i sacramenti agli ammalati, e come dell’attuale fitolare, vec- chio e da vari anni paralitico, compia le veci un sacerdote risiedente in un vicino villaggio.

Questa condizione di cose indusse qualche membro della Commissione a domandare se non si potesse sopprimere questa carica, lasciandone le attribuzioni al parroco; ma la Commissione, non avendo sufficiente cognizione delie circo- stanze locali per fare una simile proposta, estranea d’al- tronde al suo mandato, conchiuse d’invitare semplicemente il Governo a considerare se non convenga di collocare a ri- poso il titolare per riguardo alia sua etá e condizione di sa- lute, e di investire della nomina un alfro sacerdote con uno stipendio meno elevato e non eccedente, colla pensione a concedersi, quello ora corrisposto, onde preparare negli anni avvenire un risparmio a benefizio della finanza.

La maggiore spesa occorsa per istanze ed alti giuridici a carico delle finanze si scompone come segue:

1° Spese d’istanza pagate direttamente con mandati del- l’azienda L. 1,955 84

2° Spese d°istanza pagate dai contabili dema-

niali stati poi rimborsati, . .0. +0...» 1,035 96 5° Retribuzioni agli avvocati e causidici per il ‘ patrocinio delle cause demaniali. . . . .» 10,897 64 4° Ammontare del prezzo della carta bollata colla stampiglia Patrimonio dello Stalo. . .» 2,190 10 Totale . . . L. 19,067 84 Per contro, :a spesa bilanciata non essendo che Uli e i ea DE 10800 a ne derivò per necessaria conseguenza una mag- giore spesa di... ...... + + . L. 8,267 84

la quale, secondo il precedente dettaglio, riconosce special- mente due cause, cioè le maggiori spese d’istanza occorse in confronto degli anni precedenti, e quelle di patrocinio delle cause demaniali, le quali, presunte in lire 8000, saiirono a lire 13,088 04, ivi comprese però lire 240 40 per la carta bollata colla stampiglia Pairimonio dello Stato, la quale non vuolsi altrimenti ravvisare che come una spesa d’erdine.

Per ultimo, la spesa nuova proposta di lire 3175 20 è de- stinata al pagamento a farsi, a termini del regio decreto 10 dicembre 1850, alla signora Maria Savioz, moglie di Giu- seppe Chambaz, a titolo di transazione nella cansa vertita davanti il magistrato d’Appello in Ciamberí, tra le finanze e la stessa Maria Savioz per un credito derivante dall’ereditá la- sciata dalla signora Vittoria Pellettier, vedova Dumontes, che fu devoluta al demanio in forza di sentenza dal giá Se- nato di Savoia, 11 luglio 1824.

E

Queste spese maggiuri o nuove, esegnite nell’interesse delle finanze, scno state giudicate amiessibili dalla vostra Commis- sione, nella somma ristretta come avanti, a lire 10,919 53, essendosi verificate alcune economie sopra altri articoli della stessa categoria,

Categoria 19. Acquisto stabili nell’interesse delle finanze, lire 4454 22.

Nell’anno 1851 occorse una spesa di. . . . L. 7,434 22 per il pagamento del capitale prezzo e relativi in- teressi dei beni dovutisi acquistare dalle finanze per l’apertura del nuovo cavo irrigatorio detto di Baccone, nel territorio di Desana, Lignana, Ron- secco e Casalrosso. Siccome però per gli acquisti eventuali che po- tevansi rendere necessari nel corso dell’anno erasi

solo stanziata a calcolo in bilancio una somma di» 3,000»

ne conseguitò una maggiore spesa di . . . . L. 4,434 29

la cui approvazione allo stato delle cose si riconosce pure indispensabile.

(1852.)

Prog:tto di legge presentato alla Camera 114 febbraio 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle fi- nange (Cavour).

Sicxori! — L’assestamento dei conti relativo all’esercizio 1852, cai alcune amministrazioni giá arrivarono a compiere, ed oltre stanno tuttavia attendendo, rese manifesta la neces- sitá di vari crediti supplementari ai parziali bilanci passivi di quell’anno, crediti elevantisi complessivamente a -lire 2,902,070 19.

Ingente al certo è tal somma vista a primo aspetto, massime se si considera che altre di molta entitá giá furono con pre- cedenti leggi autorizzate in aumento ai bilanci di quell’anno, ma ove vogliate addentrarvi ne’ particolari delle cause che la rendono necessaria, siccome ne avrete campo leggendo l’e- sposizione parziale che qui faccio seguire ed esaminando i documenti che vi saranno comunicati, spero vi convincerete facilmente come nella massima sua parte tale somma non im- porti in sostanza un reale aggravio alle finanze dello Sfato, ma sia invece il risaltato d’un complesso di spese d’ordine, le quali essendo una conseguenza di maggiori prodotti realiz- natisi sui corrispondenti rami del bilancio attivo, anzichè di peso, riescono vantaggiose al pubblico tesoro.

Alcune spese rese obbligatorie dalle leggi vigenti, e perciò indipendenti dall’azione dell’amministrazione, assorbono al- tra parte essenzialissima dell’accennata somma, come la spesa di giustizia, le pensioni, la restituzione di diritti, ecc.

Rimangono infine le spese nuove e le maggiori spese deri- vanti da cause comuni, le quali, riducendosi complessiva- mente a lire 300,000 circa, figurano per consegnente per la minima parte nella somma dei crediti di cui inoltro demanda d’approvazione, ed ancora sarebbe agevole il proporvi eco- nomie in compenso di queste; ma, considerando che le eco- nomie risultanti sull’esercizio 1852 cadono di fatto, a terminj dei regolamenti, in speso di meno nello spoglio generale di detto anno, crederei, nonchè inutile, dannoso il proporvele in compenso, poichè, senza arrecare il menomo vantaggio alle finanze dello Stato, renderebbero piú difficile e compli- cata la sistemazione dei conti di detto esercizio,