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ristretto loro credito. Ora, nelle angustie del pubblico erario, il solo mezzo di alleviare talquanto ed immediatamente que- sta proprietá, è appunto l’effetto morale che si otterrá col porre in discussione nel Parlamento il progetto ministeriale, perchè esso accenna alla possibilitá di rimuovere le difficoltá che ostano oggidí al credito degli agricoltori e dei proprie- tari, Ciò essendo, l’attuale condizione d’Europa è anzi argo- mento per accelerare questa discussione anzi che obbiezione ad imprenderla, imperocchè se essa ha un qualche valore rispetto all’effetto immediato prodotto dalle societá di cre- dito fondiario, non ne ha alcuno rispetto alla necessitá di stabilire i principii e le regole che debbono presiedere alla importazione fra noi di siffatte societá.

Il pronto esame infatti, e Ia promulgazione di una legge sopra le societá di credito fondiario non portano con sè la immediata conseguenza della formazione di queste societá e meno ancora dell’immediato incominciamento delle loro ope- razioni e quindi, qualunque siano gli effetti economici delia lamentata crisi, non posseno fare ostacolo ed all’uno ed al- l’altra. i

Infatti a che si riduce in ultima analisi la obbiezione de- sunta dalla crisi che travaglia attualmente l’Europa ? Essa re- siringesi alla tema che, promulgata questa legge, nessuna societá possa sorgere e compiere efficacemente le sue opera- zioni, finchè dureranno le presenti condizioni politiche ed economiche.

Ma giova avvertire che, ove anche questo timore avesse qualche fondamento, sarebbe pur sempre bene provvedere per tempo in modo che, appena passata la crisi, possano tc- sto immediatamente formarsi di tali societá. Se non che la Commissione vostra ebbe a convincersi coi fatti che quella tema non sussiste, dappoichè parecchie domande vennero giá sporte al Governo per autorizzazione di societá di credito fondiario, fra cui una recentissima presentata da alcuni fra i piú accreditati capitalisti del paese.

Essa ha quindi creduto che, quand’anche la crisi attuale possa influire sulla formazione piú o meno pronta di societá di credito fondiario, è pur sempre miglior consiglio l’appi- gliarsi ai partito il quale, coll’aprire fin d’ora la via allo sta- bilimento di siffatte societá, può immediatamente esercitare un’influenza morale benefica sopra le condizioni di credito degli agricoltori e dei proprietari di stabili, assicurando loro un migliore avvenire e lasciandone travedere prossima la possibilitá,

La questione pregiudiziale desunta dagli ostacoli, che la vigente legislazione ipotecaria frapporrá allo sviluppo delle operazioni delle societá di credito fondiario, era assai piú grave, e necessitò quindi una piú lunga discussione, tanto piú che nell’esame di essa altre questioni sorsero, le quali, sebbene secondarie, erano tuttavia di alto momento.

E in vero, non potendosi rivocare in dubbia che il sistema ipotecario attuale osta allo sviluppo del credito fondiario, dovevano sorgere nel seno della vostra Commissione, e sor- sero infatti varie opinioni difficili a conciliarsi.

Unanimi nel riconoscere la necessitá d’una riforma ipote- caria per istabilire sopra solide basi il credito fondiario, i vostri commissari furono poi dissenzienti sopra le conse- guenze di questa necessitá e circa la natura della riforma a farsi,

Rispetto alie conseguenze della necessitá di un miglior si- stema ipotecario, alcuni volevano che si soprassedesse dal discutere il progetto ministeriale, perchè riputavano inutile l’attuazione di societá di credito fondiario in condizioni anor- mali: altri opinavano che si dovesse procedere a questa di-

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scussione, ma che simultaneamente al progetto di legge so- pra le societá di credito fondiario la Commissione dovesse presentarne pur uno di riforma ipotecaria ; altri finalmente non riputavano la necessitá della riforma ipotecaria argo- mento bastevole per sospendere i benefizi, tuttochè ristretti, i quali sperare si possono dallo stabilimento di societá di credito fondiario, .

Rispetto poi alla natura della riforma ipotecaria, chi la voleva generale e compiuta, chi piú o meno parziale, e chi finalmente accontentavasi delle modificazioni indispensabili al buon andamento delle societá di credito fondiario. Però

“anche in questo ultimo punto chiarivasi qualche dissenso,

dacchè altri voleva siffatte modificazioni ristrette a queste sole societá, ed altri invece desiderava che fossero di diritto comune, onde {utti indistintamente i proprietari potessero usufruire.

Dietro lunga e matura discussione, la vostra Commissione respinse all’unanimitá la questione sospensiva, perchè il vo» ler far precedere la riforma ipotecaria sarebbe un rimandare a tempo indefinito lo stabilimento delle societá di credito fondiario, le quali al postutto, sebbene ristrette nelle loro operazioni, saranno pur sempre utili anche colla vigente le- gislazione ipotecaria, stantechè questa ne incaglierá bensí lo sviluppo, ma non osta in modo asseluto al loro andamento.

Fu eziandio respinta l’idea di presentare, simultaneamente al progetto sopra le societá di credito fondiario, un progetto di riforma ipotecaria, perchè la Commissione non aveva a ciò fare nè un mandato esplicito, nè i mezzi opportuni.

Ma nel respingere per siffatti motivi sia la questione so- spensiva, sia l’idea di prendere l’iniziativa di un progetto di riforma ipotecaria, la vostra Commissione non si nascose che le societá di credito fondiario avranno pur troppo un’azione ben ristretta sotto la legislazione che attualmente regola le ipoteche presso di noi, e mi ha quindi all’unanimitá incari- cato di pregarvi, o signori, a voler dare un eccitamento al Governo perchè senza indugio si compia îa bramata e neces- saria riforma ipotecaria,

Convenendo però in questo pensiero, rimaneva ad esami- nare quali modificazioni fosse necessario introdurre fin d’ora nelia legislazione regolatrice delle ipoteche per assicurare il buon andamento delle societá di credito fondiarie.

Nella speranza della prossima riforma invocata în mas- sima, riescí però facile lo intendersi che avesse a stabilirsi di- costarsi il meno possibile dal diritto comune, e di riman- dare alla diseussione parziale degli articoli l’esame della misura delle accennate modificazioni,

Se non che un punto di questione gravissimo restava a trattarsi, il quale voleva essere risoluto nella disamina gene- rale, perocchè la soluzione di esso poteva influire sul com- plesso del pregetto. Questera di vedere se le deroghe che è d’nopo d’introdurre fin d’ora al diritto comune dovessero tornare solo a profitto delle societá di credito fondiario, ov- vero riuscire dovessero a beneficio di tutti indistintamente i

‘ cittadini,

Il maggior numero dei vostri commissari appoggiandosi ai principii di uguaglianza e ripugnardo ad ogni idea di privi- legio, volevano ir sulle prime che tutte le deroghe necessa» rie per assicurare l’andamento delle societá si effettuassero in modo uniforme per tutti i cittadini e diventassero riforme generali al diritto comune, € non giá eccezioni e privilegi speciali per dette societá. Ma un piú accurato esame della questione convinse la Commissione che alcune di queste de- roghe non potrebbero generalizzarsi senza grave pericolo come quelle che trovano il loro motivo e ia loro giustifica»