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Chi voglia avere una idea esatta dei risuitamenti di tali misure può consultare i quaderni sotto gli allegati B, C, sui quali sono registrate cotali misure quali furono rilevate ef- fettivamente sul luogo e cosí con tutte Je fasi cui vanno s0g- gel!e simili eperazioni.

Nel mentre si procedeva alla misura degli angoli azzimu- tali, si rilevarono anche, per la maggior parte dei punti, le distanze zenitali; queste però furono prese ad una sola 08- servazione come si scorge dai detti allegati BC.

Misura delle basi.

Terminata la misura degli angoli dalle due squadre, cia- scuna di esse diede tosto mano alla misura delle rispeitive basi.

Dapprima si è sperimentato su quella di Settimo l’uso dei regoli della lunghezza di 4 metri sppoggiati a cavalletti, ma dovendosi tali regoli rettificare ogniqualvolta s’incominciava o si tralasciava l’operazione, ci accorgemmo tosto che nel- l’eseguire tali rettifiche poteva succedere qualche aberrazione per la difficoltá di applicare sovr’esse col compasso la lun- ghezza dei metro campione, ond’è che si venne a stabilire essere piú comerio, piú sicuro e piú esatto l’uso dei regoli della lunghezza di tre metri, il cui campionamento riesciva molto piú facile riferendolo al campione legale della lun- ghezza di tre metri.

Ritengasi adunque che, tanto per le canne adoperate per la misura diretta ordinaria quanto pei regoli adoperati per la misura definitiva delle basi trigonometriche, si usò di ret. tificarle e riferirle al campione legale della lunghezza di 3 metri di cui si era provvisto l’ufficio.

Base di Sellimo,

La base di Settimo risultò come segne: Misura ordinaria eseguita da due diversi canneggiatori, uno successivamente all’altro colle canne di 3 metri:

1° Canneggiatoré . ...... + + + + Metri 1,022 725 la» RAEE O +.» 1,022 733 Misura eseguita con regoli di 4 metri: i» Battuta ........0 A +. >» 1,022 566 9°» "a e RS» 1,022 854 Nueva misura eseguita con regoli di 5

metri ...... EROE E >» 1,022 72

Ritenute le lunghezze sovrindicate restava a vedere quale dovesse accettarsi per definitiva,

A tale uopo ritenuto «he nella seconda battuta si riconohbe una variazione molto sensibile nella rettifica dei regoli per cui lasciava a dubitare della di lei esattezza, si è creduto conve- niente di attenersi alla media risultante dalla prima battuta coi regoli di & metri e colla misura eseguita coi regoli di 3 metri.

Eppertanto la lunghezza definitiva della base di Settimo ri- mane stabilita in metri 1022 64,

Base del Lingotto.

Per la misura della base del Lingotto si adoperarono esclu- sivamente i regoli della lunghezza di 3 metri, e si ottennero i risultati seguenti :

Misura ordinaria eseguita da due diversi canneggiatori come sopra:

4° Canneggiatore . . ...... 0... . Metri 1552 247

9° id: = aaategenagsi +.» 1542 272

Misura eseguita con regoli di 3 metri:

48 Battuta. LL... . 0.» 1542 459

de id seine roai sia EE Ro» 1542 337 Sessione DEL 1859-54 — Documenti — Vol, |, 6

Onde la lunghezza definitiva della base del Lingotto, stabi- lita sulla media delle due ultime misure suddette, rimane fissata a’metri 1542 59.

Calcoli dei triangoli.

Stabilita la lunghezza delle basi, restava a provvedere per la determinazione della lunghezza dei lati dei triangoli.

A tale uopo è poto che la prima operazi*ne a fersi consiste nella cosí detta riduzione degli angoli al centro de?la stazione per quei punti sui quali non è stato possibile collocare il teo- dolite ripetitore sul vero punto trigonometrico.

Questi calcoli sono registrati sul quaderno segnato D, onde si vegga tutto il procedimento della operazione.

Dopo questi primi calcoli, gli operatori devono procedere allo stabilimento definitivo della misura degli angoli, il quale ha luogo sulle risultanze di tre distinti elementi, e sono:

1° L’angolo effettivamente misurato o ridotto al centro di stazione;

2° Riunendo tutti gli angoli che costituiscono un completo giro di orizzonte, ed introducendo nella primitiva misura di essi le correzioni che occorrono per raggiungere i 360”;

5° Riunendo i tre angeli di ciascun triangolo, la somma dei quali deve uguagliare i due angoli retti, avvertendo però in massima che la differenza fra ja misura rilevata e quella che serve di controllo, cioè dei quattro angoli retti nel caso accennato al n° 2° precedente, e dei due angoli retti nel caso di cui al successivo n° 4°, non ecceda mai i due minuti primi sessagesimali.

1 risultati finali di questa operazione si trovano registrati nel quaderno allegato E, compilato espressamente perchè si possano conoscere a colpo d’ozchio Je differenze fra gli ane goli misurati e quelli definitivi assunti per Lase del calcolo dei triangoli.

Stabilita ia misura degli angoli, si procede alcalcolo dei lati dei triangoli; operazione questa che venne registrata sul quaderno allegato F, dal quale risulta di tutti i calcoli instituiti a tale oggetto e dei risultati ottenuti.

Risultati ottenuti.

Nel piano trigonometrico, allegato A, si sono inscritte le lunghezze dei lati di tutti i triangoli calcolati, e si sono isti- tuiti confronti di tali lunghezze sotto i seguenti aspetti :

4° Confronti di alcuni lati di questa rete trigonometrica comuni coi lati di triangoli di 5° ordine instituiti dallo stato maggiore; dai quali confronti risulta essere di nessun riguardo le differenze che si riscontrano;

2° Confronti dei lati comuni alle due squadre di operatori che sono quelli fra i punti (35 13) (15 13), e su questi, dopo un sí considerevole giro di triaugoli, si trovò la differenza massima di 38 centimetri sopra 1000 metri, e perciò inolto al di sotto della tolleranza proposta dal Ministero nelle discus» sioni seguite dinanzi alia Commissione della Camera;

3° Nei triangoli di 2° ordine sonovi pure diversi lati co- muni alle due squadre di operatori, quali sono quelli segnati coí numeri (13 14) (14 19) (14 15), sui quali mentre avvi un lato colla sola differenza di 14 centimetri su 1000 metri, il maximum di essa arriva solamente a 66 centimetri su 1000 metri;

4° Nel procedere alla rete trigonometrica gli operatori devono sovente calcolare lati di triangoli sotto due differenti aspetti, e di questi lati molti ve ne sono in questa opera- zione, come sí vede dai quadri inscritti sul detto piano ai numeri l e È,

I primi, che riguardano í triangoli di 1° ordine, nen pre-