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cosí dire, unilaterali, i quali non offrirebbero i due elementi contrari che sono necessari a determinare un giudizio di pre- ferenza.

Tali prove sparpagliale ed intempestive sarebbero una spesa ed un tempo getiato; e per nulia gioverebbero alla risoluzione della questione che si agita, la quale non altrimenti che con un esperimento comparativo, esteso sopra un competente pu- mero di comuni, si può risolvere,

Intanto pare al sottoscritto, come risulta dall’insieme dei vari quesiti inoltrati dalla Setto-Commissione e dalle conse- guenti risposte, che le cause che promossera l’esperimento ed il vero scopo dei medesimo vadano rendendosi meno chiare e precise, motivo per cui esso crede di doverle esporre alla Commissione col rimettere cioè le cose al foro vero punto di vista.

La questione che si agita si riduce ai termini seguenti:

«È stabilito che in ciascun comune vi debba essere una base trigonometrica della lunghezza dai 1000 ai 2000 metri, la quale deve servire di punto di ‘partenza per le reti trigo- nometriche di ciascun comune.»

Nel seno della Commissione venne proposto che tale base debba determinarsi mediante una serie continuata di triangoli sino alla determinazione della detta base in ciascun comune, e si disse che questo procedimento è piú economico, piú ra- pido, piú esatto di qualunque altro, piú consentaneo ad n sistema di accertamento catastale e prú confacente ai principii assoluti della scienza, onde si conchiuse al rifiuto della mi- sura diretta di tale base.

Il Ministero all’incontro ha proposto che la delta base debba essere stabilita ip ciascun comune, mediante misura ed orien- famento diretti, ed opina che questo procedimento sia piú rapido, piú economico, piú esatto, piú soddisfacente pei pos- sessori, piú omogeneo alle suecessive operazioni di rileva- mento parcellare e tale da poter reggere alla importante ope- razione della risoluzione dei reclami.

Crede inoltre che, quand’anche si adottasse il metodo indi- cato nel seno della Commissione, sarebbe impossibile, incon - veniente ed imprudente cosa il dar mano a) rilevamento par- cellare, senza prima verificare, mediante misura diretta, la lunghezza della base come sopra stabilita. Onde è che l’ope- razione di tale misara resterebbe pur sempre indispensabile.

E se accada di trovare una differenza tra la lunghezza della base dedotta col calcolo nel mede proposto pel seno della Commissione, e quella risultante dalla misura diretta, egli è a questa che bisogna attenersi, imperciocchè sarebbe (pro- cedendo diversamente) tutto scompaginato il rilevamento par- cellare, il qui le non altrimenti si può esegnire, salvochè colla misura diretta ordinaria mediante allineamenti collegati coi lati dei triangoli interni del comune.

Esso finalinente opina she tale determinazione sia indispen- sabile, se si vuole che il rilevamente catastale possa reggere all’urto degli interessi privati all’epoca della risoluzione dei reclami, alloraquando cioè ciascun possessore potrá far ve- rificare la figura degli appezzamenti che Jo riguardano, lo che esso fa eseguire dai periti locali colla misura diretta or- dinaria.

Stabilite le basi fondamentali dell’operazione del rileva» mento catastale, il Ministero pensa di coordinarle poi, per mag- gior ampiezza di operazione, alle reti trigonometriche dello sîato maggiore.

Si tratta ora d’instituire un esperimento comparativo tra i due meiodi sovra indicafi, estesu sopra un coipetente nu- mero di comuni per vedere quale dei due sia piú economico, piú rapido nell’esecuzione, piú esatto ne’ suoi risultati, e piú

consentaneo alle operazioni immediate e consecutive del ca- tasto.

Questa è la vera questione che si agita, ed infalti questa è la quistione su cui Ja Commissione ha rivolta da bel principio l’attenzione sua.

Ed egli è veramente per la risoluzione di questa questione che ia Commissione, di consenso col Ministero, considerandola come Îa sola e principale, ha determinato che si procedesse allo esperimento comparativo, il quale meglio di qualunque prolungata e generica discussione varrá a decidere, se all’uno od all’altro dei proposti metodi sia piú conveniente l’attenersi, al quale proposito il Ministero crede suo debito di chiamare l’attenzione della Commissione sul vero punto di questione, pregandola di voler eliminare qualunque proposta o discus» sione estranea al vero scopo del proposto esperimento, ri. guardo al quale il sottoseritto non ha difficoltá di prendere gli opportuni concerti colla Sotto-Commissione incaricata è ciò dalla Commissione della Camera.

Firmato: I ministro C. Cavour.

Torino, 29 marzo 1854.

Sperimenti sui metodi proposti per le triangolazioni comunali.

Al presidente del Consiglio dei ministri, ministro delle finanze.

Nell’ultima sua seduta, la Commissione del catasto, invitata a determinare in modo esplicito quale fosse la missione pre- cisa della Sotto Commissione composta dei deputati sotto» scritti delegati per attendere agli sperimenti comparativi da eseguirsi tra il metodo di triangolazione proposto dal signor cavaliere Rabbini e quello dedotto dai lavori geodetici del regio corpo di stato maggiore, dichiarava che il mandato della anzidetta Sotto-Cemmissione era il seguente:

4° Concertare col signor ministro della finanza la nomina di un personale tecnico per dirigere ad eseguire tali speri. menti;

2° Formulare il programma da seguirsi dai medesimi;

5° Invigilare Pandamento delle operazioni per quindi rife- rirne alla Commissione generale del catasto.

In conseguenza di tale mandato i sottoscritti interessano la compiacenza del signor ministro, acciocchè, previ gli oppor- tani concerti, venga nominato il personale per l’esecuzione dello sperimento di cui si tratta. In quanto al programma da seguirsi, essi sí limitano per ora a fissarne i punti principali. Anzitutto si crede di dover insistere salla convenienza di ri. conoscere prima di ogni cosá l’esattezza assoluta di ogniuno dei metodi proposti e di verificare con quali gradi di appros- simazione si possa operare coi mezzi suggeriti ne’ due sistemi, onde avere alcane norme preliminari pei successivi speri

‘ menti, rispetto alla valutazione delle distanze ed alla orien-

tazione dei lati. Terminate queste prove preliminari, che pos- sono compiersi in pochissimi giorni, si verrebbe alla sperienza comparativa, in seguito alla quale si farebbe il giudizio sul va» lore relativo de’ due metodi, rispetto sia al complesso ed al coordinamento delle operazioni, sia alla economia di tempo e di spesa. Il procedere delle operazioni sará combinato in modo che il controllo ne sia facile, A questo fine si conserre- rauno invariati i dati di osservazioni quali saranno raccolti sul terreno. _

La parte comparativa delle osservazioni si estenderá sopra