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vi avesse acconsentito, o non fosse chiusa l’attuale Sessione del Parlamento ; Sulla prima quistione: Attesoché il regime costituzionale è quello della legge; essa non è ristretta a regolare le private ragioni dei cittadini, ma designa inoltre i poteri e le autorità dello Stato, e ne determina le attribuzioni, ciascuno di essi adempier deve nè più nè meno al proprio officio; niuno può far più nè far tutto, e l’uno serve di limite e d’equilibrio all’altro nell’interesse deil’ordine e della libertà generale, che solo con tal via possono conseguirsi ; nè vi ha autorità o potere che cangiar possa o modificare una legge, che con altra legislativa disposizione; Attesoché, a termini delie vigenti leggi, l’autorità giudiziaria è devoluta esclusivamente all’ordine giudiziario, ogni magistrato o tribunale è giudice della propria competenza, ed essa si estende, tranne i casi eccettuati, a conoscere sì dell’azione che dell’eccezione, la sentenza deve pronunciarsi in conformità di legge, e, prima fra di esse, è lo Statuto fondamentale del regno ; Attesoché l’officio di applicare la legge imporla necessariamente la facoltà d’interpretarla nei singoli casi; che non vi ha disposizione alcuna che vieti ai tribunali o magistrati, allorché agiscono nei limiti delia propria competenza, di esaminare quali siano !e attribuzioni dei diversi poteri dello Stato, per dar ragione di un (dio, azione od eccezione qualsiasi, che venga loro sottoposta; quest’esame è necessità d'officio, è l'adempimento di Un dovere, ed è, ad Un tempo, necessaria guarentigia degli ordini costituzionali, poiché l’obbligo di mantenerne inalterata l’osservanza facendone esatta applicazione ai Gasi occorrenti, in sè comprende quello di rendere ginridicamente inefficaci gii atti che ai medesimi fossero contrari ; che questa massima costantemente osservata rispetto ai provvedimenti che emanano dai potere reale e dai vari rami d’amministrazione che ne discendono dee, per necessità stessa delle cose, estendersi a tutte le questioni od atti che, qualunque ne sia il fondamento o l’autorità da cui emanano, hanno intima e diretta correlazione con le attribuzioni giudiziarie, della cui pienezza furono investiti i magistrali ed i tribunali; che quella massima inoltre derivando, come conseguenza legale, dalla distinzione tra i vari poteri dello Sfato, trovasi confortata dall’esempio della giurisprudenza presso le nazioni, la cui legislazione politica ammise questa distinzione con lo stesso rigore dì principii e quella medesima precisione di limiti, con cui fu presso noi introdotta dallo Statuto; Che conseguentemente questo magistrato non potrebbe accogliere la prima delle proposte eccezioni, senza disconoscere la propria competenza. Sulla seconda quistione : Attesoché, se dal confronto degli articoli 57 e 48 dello Statuto, e dalla ragione di alto e pubblico interesse che gl’informa, chiaro apparisce che nissun deputato, nel tempo deila Sessione, può con azione penale essere tradotto o proseguito in giudizio per un reato qualunque, senza il previo consenso della Camera, egli è per altra parte incontrastabile che, relativamente alla persona dell'imputato, l’esercizio dell’azione penale comincia co! mandato di comparizione o con quello di cattura previsti dagli articoli 172 e 173 del Codice di procedura criminale, e si compie con la definitiva sentenza che statuisce sul merito dell’imputazione o dell’atto di accusa ; ed è del pari innegabile ch’esso precipuamente consiste iu un’azione diretta sulla persona di chi è designato a colpevole, e che la mette, secondo la varietà dei modi dalla legge tracciati, a piena disposizione della giustizia, e per la dimostrazione de! reato e per guarentire ìa espiazione della pena cui debba andar sotposto ; Attesoché il ricorso in Cassazione contro la sentenza definitiva dei giudici del merito iastituisce un giudizio che è nuovo e lutto speciale, e in cui non vi è più esercizio di azione penale, perchè di essa in niun caso è mai investito nè ii magistrato nè il Ministero pubblico, i quali non hanno facoltà di spiccar mandati di comparizione o cattura; perchè siffatta azione ha compiuto il suo corso allorché trattasi di sentenza definitiva, o è di pien diritto sospesa se la denunciata pronuncia definitiva non sia ; perchè l’azione che dà vita e movimento al nuovo giudizio non cade sulla persona o sui fatti che siano alla medesima apposti, si l’una cbe gli altri essendo fuori di causa, già fissi e colpiti dal giudicato ; perchè nel nuovo giudizio s’indaga soltanto se l’azione penale fu regolarmente sperimentata, o se, ritenuti i risultali dell’esercizio di essa, vi fu retta applicazione della legge e della pena ; cosicché !a nuova discussione insorge fra la sola sentenza e la legge che aìta.mente reclama, nel pubblieoe privato interesse, questo straordinario rimedio ai possibili errori nella difficile applicazione di essa ; perchè, finalmente, l’azion penale risorge o riprende il suo corso allora soltanto che cancellata sia queila sentenza che aveva dato fine al primo suo esercizio, o quando sia statuito su! ricorso che ne aveva sospeso il proseguimento; Attesoché si oppone invano dal ricorrente che tai principii, dettati pei ricorsi in cause civili, i quali non sospendono l’esecuzione della sentenza, ma! possono applicarsi alle domande di cassazione in materia penale, che, a termini dell’artieoio 886 del Codice di procedura criminale, producono invece contrario effetto ; perocché, per chi ben mira alla sostanza delle cose e alle disposizioni de! regio editto 30 ottobre 1847 che sostituisce il magistrato di Cassazione, diverrà palese, ugnale innanzi alle due classi e per le due materie essere la natura dell’azione che col ricorso si esperimenta, e la competenza del magistrato; ed egli resterà ne! tempo stesso capace dell’intriuseca diversità che distingue l’effetto sospensivo deH’appeìlo contemplato dall’articolo 268, il quale devolve la piena cognizione del reato ai nuovi giudici, dal necessario divieto della materiale e irreparabile esecuzione della pena che con la denunciata sentenza sia stata inflitta ; diversità che apertamente risulta dalla già indicata natura e scopo tutto speciale del nuovo giudizio che può solo intentarsi da chi, in conformità dell’articolo 892, si presenti in atto di omaggio e di parata esecuzione di quella stessa sentenza che impugna ; Attesoché si oppone de! pari invano che se col giudizio in Cassazione non si distoglie la persona delfimputato daH’alta sm missione per tradurla innanzi al magistrato, essa ne sarà nondimeno distratta dalle cure e dai timori che un tal giudizio trae seco; e ne sarà perfino fatta incapace, se con la reiezione del ricorso, il deputato cadrà sotto la minaccia dell’esecuzione, quantunque sospesa durante la Sessione, di una pena criminale che spesso importar potrebbe la privazione dei diritti civili o Pinterdizione dai pubblici uffizi; perchè, prescindendo dall’osservare che la prima parte di quel ragionamento, ove se ne volessero accettare tutte le logiche conseguenze, tenderebbe a dare alla politica franchigia di che si tratta una estensione manifestamente eccessiva e tale da comprender anche i giudizi civili, non è con le accennate supposizioni che possa cangiarsi il significato de! citato articolo 45 delloStatuto, il quale, parlando di deputato tradotto in giudizio penale, chiaramente presuppone una condizione giuridica, impossibile, per disposto di legge e per organica natura di attribuzioni, a verificarsi presso il magistrato di Cassazione; nè, per altra parte,