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Allegato n° 2. Riscossioni e pagamenti diversi bordine eseguiti durante Vesercizio 1853, (Operazioni di tesoreria.) NATURA DEGLI INTROITI Somme rimaste a restituire al chinili monto dell’esercizio 1852 Somme introitate durante l’esercizio 1853 Totale colonne 2 e 3 Somme r e istituite durante l’esercizio 1853 Somme rimaste a resti-; tuire alla scadenza dell’esercizio 1858 formanti debito di cassa Buoni del Tesoro (Regio decreto 15 maggio 1851 e leggi successive)... Buoni del Tesoro (Regio decreto 27 luglio 1849) Suppeditazioni diverse Dalla cassa assegni (1) Dalla cassa liquidazione francese Dalla cassa dei depositi esistente nella tesoreria generalo Da opere pie, stabilimenti, ecc... 8,383,980 08 3,300 » » 4,600,000 » 180,923 00 37,680 » 13,201,883 68 22,962,025 03 » 33,090,000 » 3,259 21 267,920 » 56,324,204 24 31,346,005 11 3,300 » 33,090,000 4,604,259 21 454,843 60 27,680 69,526,087 92 29,638,621 95 300 » 16,400,000 » 2,880 46,041,801 95 Si deduce la somma spettante alla Cassa della liquidazione francese ohe per ora non costituisce vera passività ...... Resta il debito di cassa alla scadenza dell’esercizio 1853. 1,707,383 16 3,000 » 16,690,000 » 4,604,259 21 454,843 60 24,800 23,484,285 97 4,604,259 21 18,880,026 76 (1) La cassa degli assegni istituita presso la tesoreria generale oon regie patenti 21 gennaio 1819 ha per iscapo di somministrare contro versamento i fondi che possono abbisognare in provincia sia ai particolari, semprechè le convenienze del Tesoro lo permettano, sia all'amministrazione della guerra, ed altre pei pagamenti a farsi in provincia, come pure alle amministrazioni che per assestare i conti de: loro contabili di proventi, riscuotendo ili Torino i mandati di rimborso delle spese da questi anticipate, prelevano assegni a favore dei contabili, i quali versano il montare degli assegni nelle rispettive tesorerie provinciali in conto proventi. Il tesoriere generale per le somme che gli sono versate rilascia assegni di pagamento sopra i tesorieri provinciali, i quali sono poi rimborsati degli assegni pagati con quitanze del tesorerie generale come versamenti in numerario. Contemporaneamente a quest’emissione di quitanze, il tesoriere generale fa passare dalla cassa degli assegni a quella del servizio corrente i fondi equivalenti, e scarica la cassa degli assegni dei pagamenti fatti. Questo è il sistema di contabilità prefisso dalle patenti del 1819; secondo quel sistema le somme versate nella cassa degli assegni non sarebbero disponibili pel servizio della tesoreria generale in Torino, se non allorquando gli assegni pagati in provincia vengono ai tesorieri provinciali rimborsati con quitanze di tesoreria generalo, e così almeno un mese dopo il pagamento, ed in altri termini il Tesoro dovrebbe pagare coi fondi propri gli assegni, salvo a rimborsarsi successivamente coi fondi esistenti nella cassa assegni. Ciò non poteva presentare inconveniente finché le casse dello Stato erano provviste di fondi eccedenti di molto i bisogni del servizio ordinario, ma dacché si fecero più frequenti ed in somme più ingenti le domande degli assegni in provincia anche con utile del Tesoro, il quale risparmia per tal modo le spese del trasporto dei fondi disponibili nelle tesorerie provinciali, e che per altra parte il Tesoro non si trova più in condizione tale da poter aspettare il ricupero dalla cassa assegni delle somme per di lei conto pagate in provincia, si è dovuto anticipare il trapasso dei fondi dalla cassa assegni alla cassa corrente della tesoreria generale, il che ha luogo a titolo di suppeditazione fino a tanto che giunti gli assegni pagati dai tesomi provinciali, si eseguiscono le occorrenti operazioni per il regolare caricamento e scaricamento della cassa corrente e di quella degli assegni. Si è creduto ci dare questo ragguaglio all’oggetto di giustificare il residuo debito di Rre 16,690,000 alla scadenza dell’esercizio 1853 verso la cassa degli assegni, il quale è puramente d’ordine, essendo il medesimo stato estinto coi fondi del 1854.
