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tornata del 28 luglio 1848

Ed il deputato Viora chiede un congedo di otto giorni.

(È egualmente accordato).

VERIFICAZIONE DI POTERI

GRANDI relatore del I uffizio sale poscia alla tribuna a ri- ferire intorno all’elezione dell'avv. Orlando Garbarini a depu- tato del collegio di Fontanellato, ducato di Parma. L'uffizio ne propone la conferma.

(La Camera conferma).

INTERPELLANZE

RIFLETTENTI LA CRISI MINISTERIALE

FRASCHINI. Signori, ieri un solo dei ministri fu da noi veduto al banco, gli altri li vedemmo prender posto nei luoghi destinali ai soli deputati, quindi abbiamo dovuto arguire che il Ministero era sciolto e che un nuovo Ministero fosse già in quel momento nominato; quest’oggi noi non vediamo alcuno dei ministri al banco; le urgenze del paese sono tutte a noi note, tutti sappiamo quanto importi il sapere, e l'essere ac- certati se un nuovo Ministero sia organizzato definitivamente e quali siano le misure che, nelle attuali divergenze, conti il medesimo di prendere.

Prego adunque aleuno dei ministri, che dirò antichi, che qui siede, a voler rischiarire la Camera, e dirne se è loro nolo che il nuovo Ministero siasi creato, e nel caso affermativo, fo istanza al presidente acciò faccia avvertire tosto il Ministero, se è nominato, a portarsi nella Camera per rispondere alle Interpellazioni che gli verranno fatte; in ogni caso sappiamo che sin da ieri sera il presidente era nominato, per conse- guenza il medesimo potrà portarsi al banco, e rispondere alle interpellanze che gli verranno fatte. (Gazz. P.)

BALBO. I! preopinante fa una domanda a cuî confesso che mi sarebbe assai difficile il rispondere; norrerorvi tuttavia quanto è a mia cognizione sulla composizione del gabinetto cl’ è chiamato a succedere a quello di cui io feci parle. leri a quest'ora incirca ebbi l'onore di presentare a S. A. $. il principe luogotenente del regno la nomina del presidente del nuovo Gabinetto, nella persona del conle Casati. ed un’ora dopo inetrca, io rimisi una gota analoga pel dicastero della guerra al conte Giacinto Collegno. Se vi sian poi sorti degl” ineonvenienti, e sc questo gabinetto non si è ancora potuto definitivamente costituire, essi non sono a me noti, nè ciò dee far meraviglia, perchè se vi ha alcuno che non debba assoluta- mente entrare nei dettagli del nuovo Ministero, certo che fra quelli è il primo colui che fece parte del Ministero uscente.

Se la Camera lo permette però, io risponderò qualche parola a ciò che disse l'onorevole preopinante, e dirò che per quanto sia gfande il desiderio che nutre la Camera dî vedere i nuovi ministri nel suo seno, gioverà pur tuttavia avvertire come sia necessario che un Ministero avanti di presentarsi ai deputati del popolo, si raduni almeno per due 0 tre volle in consiglio per stabilire quali siano le massime poli sciachè, avanti di presentarsi alla Camera per rendervi conto della politica che vuolsi tenere, sia necessario che i nuovi Mi- nistri s'intendano fra di loro, massime nelle gravi circostante in cui ci troviamo adesso.

Aggiungerò ancora a ciò, per un fatto che mi riguarda, che colle notizie che giunsero dal campo, stimai cosa essen- ziale che il dicastero della guerra fosse diretto dal ministro che è chiamato apresiederlo, affiachè le nuove misure che ri- chiedevano tutta l'energia, non fossero date da un ministro uscente, e quindi eseguile con minor soliccitudine; iv per mia parte adunque feci premura al conte di Collegno perchè tosto assumesse quel portafoglio, premura a cui egli aderì con non minore sollecitudine, essendo noto l'amor del paese che lo di- slingue. (Conc.)

meveL. Poichè è stato fallo un appetlo ai membri del Gabinetto disciolto ; e dico disciolto, perchè quanto a me, non sono ancora fuori del Ministero; io debbo rispondere e chis rire la mia posizione personale.

Teri seppi officialmente che il sig. conte Casati era stato no- minato presidente del Consiglio, e che aveva l'incarico quindi di soltoporre alla firma del luogotenente generale la nomina degli altri colleghi:

Questa è la sola notizia che io mi abbia; fo avera in pen- siero di venire alla Camera , poichè non cra ancora rimpiaz- zalo, io intendera di venire a sedere al banco dei ministri; avendo saputo che altri dei mici colleghi non era più seduto al banco, credetti io pure di non venirsi, onde noa ingannare la Camera, e lasciarla credere che io facessi parte del nuovo Ministero; oggi però sono tuttavia ministro, in questo mo- mento lo sono ancora, poichè non sono slalo rimpiazzat cosicchè ad ogni interpellanza, chie concerni il mio ministero, sarò sempre pronto a rispondere, come pure a provvedere ad ogni occorrenza.

scLoris. La posizione in cui si trova Îl sig. conte di Revel, è quella in cui mi trovo io, dacchè non ci è stato altra nomina dei ministri che quella del sig. conte Casati a presidente del Consiglio, e quella del sig. cavaliere Collegno a ministro della guerta; dunque è per una ragione di convenienza, che altri apprezzerà facilmente, che noi non siamo più assisi al banco dei ministri, e nel, mio particolare debbo dire che fino alla nomina dell’altro ministro, io risponderò sempre agli atti del Ministero.

movcomeaenz, lo fo la slessa dichiarazione in quanto al Ministero dell'istruzione pubblica; io temporariamente di- chiaro pure che sino a che officialmente non sia surrogato, io non ne lascierò le funzioni, e ne sosterrò tutta la respoi sabilità.

FRANZINI. Per mia parte posso aggiungere che ieri, re- duce dalle acque di St. Vincent. il cav. di Collegno ebbe la compiacenza di venirmi a visitare, e mi partecipò che avea già preso possesso del Ministero della guerra onde credetti di dover prendere posto fra i deputati ; posso pure assicurare la Camera che da quanto mi disse, a momenti egli deve giungere alla Camera, mentre avevamo già presa l’ora per venire assieme.         (Gazz. P.)

BROFFERIO. Udimmo da alcuni deputati che facevano parte dello scorso Ministero dichiarare di esser pronti a ri- spondere alle interpellanze che la Camera fosse loro per rizzate; ma nè il ministro della giustizia, nè quello dell’istru- zione pubblica sono quelli a cui la Camera può rivolgersi per avere spiegazione sopra le gravi contingenze che lengono agi- tata la patri

Poichè ci è dichiarato che i ministri dell'interno e degli esteri hanno conservato il loro portafoglio, mi sia lecito di chiedere perchè in questi solenni moinenti non si trovino alla Camera per tranquiliare almeno colla loro presenza gli esagitati spiriti.

Noi sappiamo che la Lombardia è gravemente commossa, vediamo che in dolorose incertezze versa il Piemonte, e sebbene sia vero, come pur ora affermava il deputato Balbo, che i ministri abbiano bisogno di lunghe conferenze prima di esserein grado di dichiarare al Parlamento il loro programma, io non posso a meno di rappresentare che in casi straordi